LA BELLEZZA DELLE PICCOLE COSE
Il sublime che attendiamo e speriamo nel futuro brilla già come un’alba o un primo raggio di sole al mattino della apparente ferialità del quotidiano.
Avere occhi per vederlo e apertura per accoglierlo è dono e insieme traguardo. I daze di questo capitolo coltivano tale attenzione e sensibilità, vissute nel tempo presente tra nostalgie, rimpianti e desiderio di conoscere ancora gioie genuine. La scelta spazia a tutto campo. Non è stato difficile reperire nei daze un variegato campionario di occasioni e di inviti a scoprire nella natura, negli avvenimenti, nella interiorità di ciascuno la scintilla o il frammento o il riflesso della Bellezza.
Un itinerario di affinamento della intelligenza e del cuore che regala serenità e gioia di vivere.
uno
Il daze è splendida mappa di viaggio alla scoperta della bellezza delle piccole cose.
La gita ricordata nel daze è dell’agosto 2005.
Il volumetto a cui si fa riferimento è “Dalla memoria alla speranza. A cinquant’anni dall’incendio
del 1962”.
Il capitolo centrale che viene lì menzionato è proprio titolato Bellezza delle piccole cose. In quello
scritto il ricupero dei ricordi, di immagini, delle testimonianze di vita del passato di un paese
incenerito dall’incendio si inserisce nella spiritualità della Memoria che valorizza ogni frammento
di vita quotidiana vissuta bene.
L’entusiasmo con cui è stata accolta la pubblicazione nell’agosto 2012 ha reso familiare nella comunità
la trattazione del tema e ha sollecitato ulteriori approfondimenti e consapevolezze.
due
Una bella icona di accoglienza del mistero della vita nascente.
Essa illumina ben più lontano da se stessa! Non fredda enunciazione di principi ma gesti e volti che hanno nome. Papà e mamma, il Papa, la nuova presidente della Camera, L. Boldrini, a cui è dedicato lo scritto.